Alla domanda “Eleonora, ma il coaching mi può aiutate a migliorare la mia vita lavorativa?” la risposta è “Sì, ma solo se tu lo vuoi veramente”.
Perché?
Il metodo del coaching aiuta prima di tutto a scoprire e scoprirti, a capire quali sono i tuoi valori più profondi (e non parlo della pace nel mondo), a capire ciò che ti piace veramente, a conoscerti meglio. Quindi se sei sicura/o che il tuo lavoro non ti piace e vuoi cambiarlo, questo metodo può essere funzionale per capire come farlo, senza colpi di testa, ma riflettendo sul fattibile e il non fattibile. Se sei confusa/o perché non sai se il tuo lavoro ti piace ancora o no, il coaching è una buona occasione per capirlo.
Cosa può succedere nelle sessioni di coaching orientate all’ambito lavorativo?
Vi racconto qualche risultato della mia esperienza da coach.
Una donna voleva fare la stilista, ma negli anni passati non ha trovato il coraggio per buttarsi e ha continuato a fare l’impiegata: lavoro sicuro, ma che di certo non la rendeva appagata. Durante le sessioni è venuto fuori che lei si sentiva osteggiata dal compagno nella realizzazione del suo sogno. Durante il percorso ha capito che a lei non piace solo disegnare gli abiti e confezionarli, ma anche insegnare ad altri a farlo, quindi ha iniziato a fare volontariato presso un’associazione dove poteva insegnare alle donne l’arte del taglio e cucito. A fine percorso ha capito che il suo lavoro non lo voleva lasciare perché le dava quella sicurezza di cui lei aveva bisogno, ma ha scelto di chiedere un part time, di aprire un’associazione e iniziare a impiegare donne in difficoltà nella realizzazione di abiti. Non ha cambiato vita, ma dice di essere felice di essere riuscita a dar voce alla sua anima più creativa. Spera di riuscire a fare crescere l’associazione.
Un giovane quarantenne mi contatta in preda al panico perché sta per diventare papà, ma lui ha una vita “instabile” e ciò, secondo lui, non è compatibile con il diventare genitore. Nella vita ha fatto di tutto: il pizzaiolo, il cameriere, l’animatore, il rappresentante, il commesso, il surfista, l’autista, il clown. Sempre in giro per il mondo. La domanda che gli suonava nelle orecchie era “E adesso?”. Abbiamo lavorato duramente, ma alla fine è arrivato ad avere il suo piano d’azione che fosse coerente con la sua indole e con i suoi valori. Il fine ultimo era trovare un lavoro che rispondesse a una serie di criteri da lui individuati, in particolare che fosse a contatto con le persone, dinamico e che gli permettesse anche di spostarsi un po’. Che lavoro ha scelto? Consegne a domicilio! Oggi è responsabile delle consegne del nord Italia dell’azienda per cui lavora e consegna ancora lui stesso, perché non riesce a stare senza spostarsi. Questo lavoro gli permette di vivere con la sua compagna e di vedere il suo bimbo che ormai ha un anno!
Una giovane ha appena finito la scuola da estetista ma non trova lavoro perché vuole lavorare nel suo piccolo Comune e il centro estetico del paese non ha bisogno di personale. Altro duro lavoro perché qui bisogna capire cosa è più importante: lavorare nel proprio paesello oppure fare quello per cui hai studiato? Dopo un lungo lavoro decide che è più importante rimanere nel suo paese, purchè sia un lavoro a contatto con le persone. Trova lavoro in pizzeria, ma non ha ancora abbandonato il suo sogno e ha dei progetti che non vi posso svelare.
Il coaching non è quel metodo che vi fa diventare padroni del mondo, semplicemente vi fa diventare padroni di voi stessi e questa credo che sia la cosa più bella che vi possa capitare!
Se anche tu sei in crisi dal punto di vista professionale non esitare a contattarmi!
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